Amo mangiare ma non da tutta la vita, circa da vent'anni, non ho una tradizione culinaria familiare, le ricette che preparo solo mie, o al massimo adatto le ricette degli altri alle mie esigenze (prese sia da altri sito / blog che da giornali di cucina) e poi ho aperto questo blog 14 anni fa proprio per imparare a cucinare e tanto ho imparato. Amo preparare la pasta freca fatta in casa, soprattutto la domenica mattina, e sperimentare come questa ricetta tutta Toscana: pici all'acqua di cavolo nero con sugo all'aglione della Valdichiana, il cavolo toscano è del mio orto invece l'aglione l'ho acquistato al supermercato così è nata questa ricetta. L'orto invernale è quasi terminato, sono rimaste poche verdure tra queste il cavolo nero con il quale sto preparando le ultime ricette della stagione, i primi di aprile l'orto verrà pulito e concimato con il compostaggio (che facciamo sempre noi) per lasciare posto all'orto estivo. Qui sotto la foto del cavolo nero del mio orto.
Gragnano
Gragnano: la città della pasta e del vino
Gragnano, un pittoresco comune situato nella città metropolitana di Napoli, in Campania, è rinomato per due eccellenze gastronomiche: la pasta e il vino.
Gragnano è conosciuta a livello mondiale come la "città della pasta". La produzione di pasta a Gragnano ha una storia secolare, risalente al XVI secolo. La combinazione di fattori come il clima mite, l'aria pura e la presenza di sorgenti d'acqua purissima, ha reso Gragnano il luogo ideale per la produzione di pasta di alta qualità.
La pasta di Gragnano è prodotta con semola di grano duro e acqua, trafilata al bronzo ed essiccata lentamente a basse temperature. Questo processo conferisce alla pasta una consistenza ruvida e porosa, ideale per trattenere i condimenti.
Nel 2013, la pasta di Gragnano ha ottenuto il riconoscimento europeo dell'Indicazione geografica protetta (IGP), un marchio di qualità che garantisce l'origine e la tipicità del prodotto.
polpette di patate e cavolo nero
Fritto è buono tutto! Così si dice ed è proprio vero, qualsiasi cosa si frigge viene buonissima come queste polpette di patate e cavolo nero che io ho nel mio orto, ancora per 1 mese circa, fino a metà aprile più o meno quando l'orto invernale lascerà il posto all'orto estive, tutte le rimanenti verdure invernali, anche il cavolo nero, verranno pulite, lessate e surgelate per essere mangiate a maggio e giugno, ovvero in quei mesi che l'orto estivo non è ancora cresciuto e noi abbiamo bisogno di mangiare le nostre belle verdure bio, sapientemente conservate. Qui sotto trovate la foto delle piante di cavolo nero del mio orto.